Oe barbun…

Prendete un lungo pezzo di filo spinato.

Attaccatene una parte al paraurti posteriore della macchina.

Legate l’altra estremità intorno alla testa di un malcapitato a caso, che avrete precedentemente incastrato in un tombino in stile “ghigliottina”, con la testa che sporge e il resto del corpo a penzoloni verso le fogne.

Sedetevi al volante.

Date gas.

Così inizia Hobo with a shotgun.

Senza stare troppo a pensarci su, senza voler fare troppi giri di parole, Hobo with a shotgun è cosi. Un deciso calcio in culo condito da ettolitri di sangue, piombo e violenza.

Non c’è nulla di sano e di misurato in Hobo. I personaggi sono macchiette esasperate gettate in una pellicola che sembra aver avuto un incidente in sala montaggio da quanto colore è presente in ogni singola inquadratura.

Hobo è puro e semplice GrandGuignol, con Eisener perfetto burattinaio.

Tutti quanti al loro posto quindi. Certo, posti magari poco quadrati e un pò sporchi di sangue ma dalla prostituta Abigail alla famiglia Drake, passando per la Piaga per arrivare al nostro vagabondo senza nome tutto partecipa alla quadratura finale del cerchio.

C’è tanta voglia di cinema qui dentro.

Voglia di vero, sporco, cinema “old school”. Senza pannelli verdi e computer grafica o l’iperrealismo degli effetti speciali.

Qui non importa come si pieghi o come si spezzi un corpo bastonato con una mazza da baseball adornata di lamette da barba. Qui importa solo che ci sia una mazza da baseball adornata di lamette da barba e che  il sangue che esce dalle provocate ferite sia tanto!

Bah, fanculo ste stronzate. Hobo è un fottuto capolavoro. E se non ci credete… beh sinceramente sono proprio cazzi vostri!

 

Voto :

 

 

 

 

~ di ph1b3s su 6 aprile 2011.

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